domenica 3 maggio 2009

arancia meccanica

arancia meccanica si propone come un inno contro l'ultraviolenza. L'apparente esaltazione di quest'ultima, in realtà è un deliberato scacco ad essa. il tema centrale del film non è altro che la libertà di scelta. il protagonista del film ALEX (a-lex = senza legge) è stufo della vitalità esuberante e brutale, per gli atteggiamenti cn cui essa si manifesta, infatti ,come affermò il regista, è con gli occhi di Alex, che noi "leggiamo" la storia (come l'esplicito zoom iniziale ci fa capire). E tramite gli occhi del capo Drugo noi vediamo, ancora una volta, il riflesso del pessimismo radicale del regista verso l'uomo e i suoi istinti. Un'amarezza di fondo che sovraccarica di maschere ambigue e di depravazione liofilizzata il già destabilizzante romanzo di Anthony Burgess. E poco importa se si parli di Alex o dei suoi "riabilitatori". Se si parli delle vittime o dei carnefici. I ritmi coreografici visti in chiave distorta e perversa (con l'apice dell'iperbolica "sequenza-balletto" sulle note di Singin' in the Rain), vengono esaltati dal feroce approccio psicologico scelto da Kubrick per "impiantare" gli occhi di Alex nello spettatore. I tanti fuochi d'artificio che determinano il senso di straniamento prodotto dalle scenografie surreali e da Pop Art. Le luci effettate. I colori accesi e fortemente contrastanti. Le prospettive distorte. La musica classica "riarrangiata" elettronicamente da Wendy Carlos (la manipolazione del suono come allucinazione postmodernista). Il bizzarro linguaggio dei Drughi (il Nadsat, un mix di russo, inglese e slang). ln tutto questo furore registico, Kubrick riesce ad accrescere miracolosamente l'effetto di grottesco nella pulsione scopica di chi guarda il film. Anche se non bisogna dimenticare che i tempi non saranno mai maturi per decretare Arancia meccanica come il più grande sberleffo tirato alla natura umana. Le immagini finali di Alex visto come un bambino che viene nutrito col cucchiaino da una società corrotta e totalitaria cosa vi fanno pensare?? chi è la vittima ragazzi??questo è solo un assaggio del film, ma è l'essenziale per capire.. vi consiglio comunque di vederlo

2 commenti:

  1. A me piace moltissimo Kubrick e se ci hai fatto caso tutti i suoi film sono il frutto tutt'altro che banale di alcune scelte registiche ben precise:ad esempio la violenza, la psicopatia,..che non sono altro che un'immagine della nostra società che tuttavia si nasconde dietro una parvenza di "normalità"..noi non siamo migliori di quelli che sono i protagonisti dei suoi film!..

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  2. In questo film (anche se molto di piu in Odissea 2001) si capisce la grandezza di questo regista, non tanto per le eventuali inquadrature (anche perchè stiamo parlando di un regista che ha iniziato da fotografo, e che ha avuto il suo primo approccio col cinema con un servizio sul pugilato), ma bensì per l'intelligenza con cui associa l'ambiente alla situazione.
    L'immagine che piu mi rimane impressa di questo film è di quando Alex è entrato nella casa della pazza dei gatti e la colpisce con una scultura di dubbio gusto, in quel momento, se pur per pochi secondi, compaiono immagini che ricordano vagamente la pop art, tutto ciò per far capire a chi guarda il film con un occhio poco piu critico la visione lisergica che il protagonista ha della realtà.
    In definitiva Kubrick ha diretto film sulla naturalezza e sulle debolezze dell'uomo, associandogli una regia ed una fotografia (quasi ogni frame di Odissea 2001 sono fotografie dipersè) impeccabili!!

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