venerdì 5 giugno 2009

la mia presentazione


3 regole fondamentali da seguire:
  • Non copiate assolutamente, altrimenti come dice un mio amico:" sarete fustigati davanti la macchinetta del caffè del 18C nell'ora di punta.

  • Non vincerete alla fine del corso il pacchetto di poesie firmato dal CUPO VERME SOLITARIO ( Orazio Converso, per chi non lo conoscesse).

  • Commentate il tutto, anche in negativo, e vi sarò riconoscente.

martedì 26 maggio 2009

IL FASCINO DI LOLITA ..FUNZIONA ANCHE OGGI?





E'un film, del 1962, di Stanley Kubrick, tratto dall'omonimo romanzo di Nabokov. Nel film tuttavia, al contrario del romanzo, non ci sono, perché vietate dalla censura dell'epoca, esplicite allusioni, e quindi scene erotiche, al rapporto Lolita-patrigno..

Il film tratta della storia d'amore tra Lolita (Sue Lyon), una giovane ragazza americana che vive con la madre rimasta vedova, e il professore europeo Humbert Humbert (James Mason), trasferitosi negli Stati Uniti per una serie di conferenze. Il professore, in cerca di un alloggio momentaneo, incontrerà la ragazza e se ne innamorerà a prima vista. Deciderà quindi, per starle vicino, prima di trattenersi oltreoceano, poi di sposare e quindi di progettare di uccidere, per poi desistere poco prima di tentare, la madre della ragazza (Shelley Winters). L'improvvisa morte della donna, travolta da un'auto in corsa, gli consentirà finalmente di rimanere solo con l'amata Lolita. Lei però, sia perché oppressa dalle morbose attenzioni del patrigno, sia perché attratta da Clare Quilty un ambiguo e camaleontico commediografo, interpretato da Peter Sellers, fuggirà dal padre-amante. Questi la rivedrà dopo quattro anni, sposata ad un coetaneo ed al sesto mese di gravidanza.

citato da http://it.wikipedia.org/wiki/Lolita_(film_1962).


domenica 24 maggio 2009

eyes wide shut

Eyes Wide Shut, un film che non racconta né un tradimento né un assassino, poiché è un film erotico senza alcun rapporto sessuale, un thriller senza il morto, Eyes Wide Shut racconta la Vita, anzi la mette in mostra, è un opera d’arte che apre gli occhi, che lascia spazio a molteplici interpretazioni: non racconta nulla, vuole che sia ciascun spettatore a trarre le sue particolari conclusioni e a riflettere sul senso della vita, specie quella coniugale.

giovedì 14 maggio 2009

Qualcuno ha fatto notare che la figura di Jack rassomiglia in qualche modo alla figura di Stanley Kubrick, soprattutto per la volontà d'isolamento che i due hanno in comune. E' lo stesso Kubrick ad ammettere:

"E' vero che il personaggio di Jack […> mi rassomiglia in certi punti. Certamente traspaiono alcuni miei fantasmi, ma tutto è trasformato dalla caricatura. Se si accetta questa prospettiva, in ciascuno dei miei film c'è qualcosa di me".
la poetica di kubrick si basa, fondamentalmente, sulle pulsioni primordiali dell'uomo, esaltate e rese incontrollabili dall'evoluzione.
E' per questo motivo che il maestro scelse di compiere il percorso inverso, di tanti cineasti europei, abbandonando gli Stati Uniti per rifugiarsi in una grande casa nella campagna inglese, isolandosi dal mondo, immergendosi così nelle proprie opere..

chi vi ricorda??

mercoledì 6 maggio 2009

chi è alex??


dopo aver letto le parole di Kubrick vorrei sapere chi, secondo voi, è ALEX??. é veramente un uomo allo stato naturale o solo un ragazzo annoiato dalla quotidianità che per divertirsi compie atti estremamente vandalici?? a voi l'ardua sentenza..

kubrick ci dice:

"L'idea centrale del film riguarda il problema della libertà di scelta. Se veniamo privati della possibilità di scelta tra il bene e il male perdiamo la nostra umanità, Diventiamo, come suggerisce il titolo, un' arancia meccanica ? [...] Alex rappresenta l'inconscio, l'uomo allo stato naturale. Con la cura Ludovico è stato civilizzato, e la malattia che ne segue può essere vista come la nevrosi imposta dalla società. [...] Se prima non avessimo visto Alex agire come un delinquente brutale e spietato, sarebbe stato fin troppo facile essere poi d'accordo sul fatto che lo Stato commette una colpa più grave nel privarlo della sua libertà di scelta tra il bene e il male. Deve essere chiaro che è sbagliato trasformare anche i peggiori criminali in vegetali, altrimenti si cadrebbe nella stessa trappola logica dei vecchi western hollywoodiani contro il linciaggio, che vanificavano sempre il proprio assunto mostrando il linciaggio di un innocente. Naturalmente nessuno metterà in discussione il fatto che non si debba linciare un innocente, ma saranno d'accordo sul fatto che è altrettanto sbagliato linciare un colpevole, fosse anche qualcuno colpevole di un crimine orribile ? [...] Il film esplora le difficoltà di riconciliare il conflitto tra libertà individuale e ordine sociale. Alex esercita la sua libertà di essere un delinquente finché lo Stato non lo trasforma in un innocuo zombie che non è più in grado di scegliere tra il bene e il male. Una delle conclusioni del film è che naturalmente ci sono dei limiti entro i quali la società deve rimanere nel mantenimento della legge e dell'ordine. La società non dovrebbe fare una cosa sbagliata per un motivo giusto, anche se spesso fa la cosa giusta per il motivo sbagliato